Scarso contributo dell’immobiliare USA alla crescita economica

Il mercato immobiliare americano? Non fornirà che un “modesto” contributo alla crescita economica locale. A dirsi convinta di ciò è la società Fannie Mae (che ritroviamo abbastanza spesso sulle pagine del nostro blog insieme alla Freddie Mac, per i risultati dei rispettivi monitoraggi), che dichiara come l’andamento delle vendite di case e le attività dell’industria delle costruzioni, nel 2012, saranno incapaci di generare l’idonea spinta propulsiva a un’economia statunitense che non è ancora uscita totalmente dalla crisi.

Le vendite di case (comprendendo in tale novero sia quelle di nuova realizzazione, sia quelle usate, avvenute sul mercato secondario), aumenteranno di 3,5 punti percentuali. L’avvio di nuove costruzioni sarà invece in grado di giungere fino a un massimo di 16 punti percentuali, grazie soprattutto al positivo contributo del segmento delle proprietà unifamiliari.
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