Mutuo a tasso fisso o a tasso variabile?

La domanda oggetto del nostro post di approfondimento perseguita tutti coloro che stanno per contrarre un finanziamento immobiliare: è meglio indebitarsi a tasso di interesse fisso, o preferire le oscillazioni del tasso di interesse variabile? Cerchiamo di fornire qualche utile spunto di riflessione, cercando di capire se effettivamente sia meglio la prima ipotesi, o la seconda opzione.

Prima di tutto, le principali caratteristiche: il mutuo a tasso fisso è contraddistinto dalla presenza di un piano di ammortamento composto da rate di importo sempre costante e, di conseguenza, il debitore potrà avvantaggiarsi della migliore pianificazione delle proprie uscite; di contro, il mutuo a tasso di interesse variabile non potrà che essere contraddistinto da rate di importo indicizzato al parametro di riferimento (di solito, l’Euribor o il tasso BCE), costringendo di fatto il mutuatario a vivere “in balia” dei tassi di mercato.
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